Ajanta Caves - Private Tour

In una remota valle fluviale, a circa 105 chilometri a nord-est di Aurangabad, nel Maharashtra, gli antichi templi rupestri di Ajanta sono scavati nella ripida parete rocciosa di una gola a forma di ferro di cavallo lungo il fiume Waghur. Molto più antichi delle Grotte di Ellora, la serie di 30 monumenti rupestri buddisti che formano il complesso delle Grotte di Ajanta è sorta tra il II secolo a.C. e il VI secolo d.C. Splendide nei loro dettagli, le Grotte di Ajanta sono tra i più grandi esempi sopravvissuti di antica arte rupestre indiana. Oggi Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, le grotte caddero in disuso poco dopo che Ellora, a circa 103 chilometri da Ajanta, acquisì importanza, ospitando grotte rupestri indù, giainiste e buddiste.

L'abbandono di Ajanta per quasi un millennio, con la foresta del Deccan che si espandeva e soffocava le sculture, ne accelerò ulteriormente il declino. Fu solo nel 1819, quando un ufficiale dell'India britannica, il Capitano John Smith, le scoprì per caso durante una battuta di caccia alla tigre, che l'eccellenza dell'arte religiosa buddista e dell'architettura rupestre indiana venne alla luce. La costruzione delle grotte, che sono anche le prime istituzioni monastiche del paese, avvenne in due fasi; la prima intorno al II secolo a.C. e la seconda intorno al 400-650 d.C. Oggi il sito è protetto dall'Archaeological Survey of India (ASI). Delle 30 grotte scavate in una parete rocciosa di 76 metri, cinque costituiscono i Chaitya (una sala di preghiera buddista con uno stupa a un'estremità), mentre le restanti sono Vihara (monasteri buddisti).

È possibile esplorare la maggior parte delle grotte, prestando particolare attenzione alle grotte 1, 2, 16 e 17, in quanto rappresentano il miglior esempio sopravvissuto di antica pittura murale indiana. Con colori vivaci e caldi, gli affreschi di queste grotte raffigurano le vite passate e le rinascite del Buddha, insieme a sculture rupestri di divinità buddiste e illustrazioni del Jatakamala di Aryasura.

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Inglese